30 Giu Il lardo di maiale Mangalica
Lardo di maiale di razza mangalica: una carne dal gusto sopraffino, particolare, eccezionale, dalla consistenza prelibata: scoperto e riscoperto da Luigi Paci.
Un manto lanoso, simile a quello della pecora: si tratta di una razza ungherese molto rara che è tornata a parlare di sè grazie al lavoro di chef e allevatori da tutto il mondo. Discendente dai cinghiali selvatici europei, le carni i salumi e gli insaccati sono molto apprezzate e non hanno nulla a che invidiare ai più blasonati suini iberici: carne tenerissima e succosa, un alto contenuto di grassi insaturi, è perfetta per essere trasformata in salumi: prosciutto, pancetta, salame e lardo.
Qualcuno lo ha addirittura definito “il kobe dei suini”. Scopriamone insieme le caratteristiche!
Il “Lardo magro di Mangalica”
Dal punto di vista del gusto e della consistenza il Mangalica può avvicinarsi al Pata Negra iberico: la presenza del grasso aumenta mano a mano che l’animale cresce; si basti che a circa 13 mesi di vita, lo spessore del grasso può misurare i 7-8 centimetri ed arrivare a 20 centimetri. Rispetto al Pata Negra, il grasso del maiale mangalico risulta essere più morbido, basti pensare che si scioglie a circa 37 gradi.
Il suino mangalica (o mangalitza)
Il Mangalica è una razza di maiale molto diffusa nella zona dei Balcani e dell’Ungheria; esistono tre varianti: bianca o bionda, una nera (“pancia di rondine”) ed una rossa; tutte con due tipi di setole, le prime normali, le seconde molto lunghe e sottili. Arriva a pesare fino a 300 kg di peso.
Maiali di razza mangalica: lontani dall’allevamento intensivo
I tempi di allegamento dei suini mangalica sono lunghi, molto più lunghi rispetto al “classico” maiale, e superano spesso l’anno di vita dell’animale: il maiale deve poter sviluppare il suo tipico strato di grasso che ne rende la carne così prelibata e gustosa. Il mangalica è poco adatto all’allevamento industriale, e assolutamente inadatta ad essere rinchiusa: ha bisogno di essere libera di pascolare nel bosco, poichè si nutre principalmente di ghiande. La sua dieta viene integrata con mangimi naturali.